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AMBROGIO
MAZENTA
(Milano,
1565- Roma, 1635)
Nel
1591, assumendo il nome di Giovanni Ambrogio, entrò nell'ordine
dei Barnabiti a Milano. Oltre agli studi giuridici compiuti
prima di entrare nell'ordine, e a quelli teologici seguiti dopo,
Ambrogio Mazenta ebbe profonde conoscenze in altre discipline;
infatti, egli fu anche architetto,
matematico, ingegnere idraulico. Ad esempio, ancor giovane, si
occupò della navigazione del fiume Adda e della costruzione di
opere civili.
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Dopo
aver svolto attività religiosa e professionale in Lombardia e
in Toscana, Mazenta risiedette a Bologna per circa un decennio,
dal 1602 al 1611. Oltre al progetto per il rifacimento della
chiesa del SS. Salvatore, si occupò di quelli per la
ristrutturazione della cattedrale di S. Pietro e per la
costruzione della chiesa di S. Paolo Maggiore. Durante il
soggiorno bolognese non trascurò la sua passione per
l'ingegneria idraulica intervenendo su progetti riguardanti il
canale Reno.
Tornò a Milano come Generale dell'ordine dei Barnabiti, ruolo
che svolse per due mandati triennali fino al 1618. Negli anni
successivi realizzò numerosi progetti architettonici in varie
parti d'Italia: a Roma, a Lodi, a Macerata. Dopo un soggiorno a
Roma durato oltre un lustro, rientrò a Milano. E' di quegli
anni il progetto di ristrutturazione della chiesa di S. Giovanni
in Laterano. Quando morì a Roma, nel 1635, era Vicario Generale
dei Barnabiti. |