Corpo Docente e
discipline del 1° anno
Tra gli
studenti è sempre più diffusa la tendenza a scegliere
facoltà di tipo economico – sociale. Molti di essi si
iscrivono a facoltà, come Economia e commercio,
Giurisprudenza, Sociologia; l’introduzione di questo
nuovo indirizzo completa la formazione degli studenti
con un percorso che contiene un asse economico –
giuridico forte, una specifica attenzione alle scienze
umane e una seconda lingua straniera studiata per cinque
anni. Il
Liceo economico – sociale mira a padroneggiare la
dimensione economica, le strutture giuridiche, l’analisi
delle risorse territoriali e finanziarie, gli strumenti
matematici di descrizione della realtà sociale e il
confronto multiculturale.
COSA IMPARI CON IL LES. COSA STUDI AL LES.
Il nuovo liceo economico-sociale rappresenta una nuova
possibilità per l’orientamento degli studenti all’uscita
dalla secondaria di primo grado. L’opzione
economico-sociale consente di acquisire strumenti
culturali per affrontare in profondità questioni attuali
- dalle risorse disponibili alle regole giuridiche della
convivenza sociale, dal benessere individuale e
collettivo alla responsabilità delle scelte da compiere
- attraverso il concorso di più materie di studio, tutte
interessanti per uno studente di oggi, ma tanto più
significative perché chiamate a collaborare tra loro.
Per capire la complessità del presente, a partire da
un’approfondita conoscenza delle radici storiche dei
fenomeni, e per proiettarsi con altrettanto interesse e
consapevolezza verso il futuro, servono infatti i
contenuti, gli strumenti e i metodi di discipline
diverse: nel caso del liceo economico-sociale, sono le
discipline economiche e giuridiche, linguistiche e
sociali, scientifiche ed umanistiche, tutte ugualmente
importanti per fornire una preparazione liceale
aggiornata e spendibile in più direzioni.
Il LES è l’unico liceo non linguistico dove si studiano
due lingue straniere, dove le scienze economiche e
sociologiche si avvalgono delle scienze matematiche,
statistiche e umane (psicologia, sociologia,
antropologia, metodologia della ricerca) per l’analisi e
l’interpretazione dei fenomeni economici e sociali, dove
l’approccio umanistico mette la persona al centro
dell’economia, e dove si studiano interdipendenze e
legami tra la dimensione internazionale, nazionale,
locale ed europea, tra istituzioni politiche, cultura,
economia e società.
Ciò che distingue l’identità del liceo economico-sociale
da quella degli altri licei, ma anche dall’istruzione
tecnica economica, è l’integrazione di discipline
complementari e lo sguardo rivolto alla contemporaneità,
insieme all’interesse per la ricerca. Ed è ciò che
d’altra parte lo avvicina alle scienze contemporanee, le
cui scoperte sempre di più avvengono all’intersezione
tra ambiti culturali diversi.

DOPO IL LES: COSA SI PUÒ FARE DOPO IL LES E
PROFILO IN USCITA
A conclusione della scuola superiore per tutti gli
studenti liceali si presenta il problema delle scelte:
l’università, il mondo del lavoro, obiettivi e
motivazioni personali, la collocazione nel contesto
sociale, nel futuro… Le difficoltà ma anche le
possibilità sono tante, e tutte soggette all’effettivo
grado di orientamento personale maturato. Il liceo
economico-sociale consente di stabilire presto un
rapporto diretto tra gli argomenti studiati e la realtà
sociale, economica e culturale in cui i futuri diplomati
dovranno inserirsi. Il legame stretto tra le discipline
e i fenomeni complessi della realtà fa nascere interesse
per il proprio tempo, sviluppa la motivazione a
comprenderlo e a esplorarlo criticamente utilizzando le
conoscenze apprese.
Il risultato atteso più significativo, al termine del
percorso di studi, è per questa ragione una maggiore
consapevolezza di sé in rapporto alle risorse, ai
limiti, alle potenzialità dell’uomo e degli ambienti,
vicini e lontani, in cui vive. Oltre a sviluppare quindi
la capacità di orientarsi, l’indirizzo liceale
economico-sociale fornisce per tempo i mezzi per la
conquista concreta del diritto alla cittadinanza, per
divenire cittadini informati, attivi, capaci e
responsabili.
Più in particolare il LES colma la carenza di cultura
giuridico-economica diffusa nella nostra scuola e nella
società, alla quale si rimedia più tardi, per esempio
con gli studi universitari, spesso attraverso un
tecnicismo di ritorno che non dà ragione della
complessità delle questioni economiche e della varietà
degli strumenti necessari per comprenderle e tanto più
per governarle.
Gli studenti del liceo economico-sociale al termine dei
loro studi potranno così scegliere se proseguire gli
studi all’università in ambiti molto diversi, vista la
varietà delle discipline studiate. Oppure inserirsi nel
mercato del lavoro, potendo vantare una preparazione
generalista, aperta verso più fronti e sostenuta da
competenze multiple, tutte spendibili in numerose
situazioni professionali. In ogni caso i diplomati del
LES dovranno aver acquisito, come precisato dal Profilo
in uscita dell’Indirizzo (Allegato A del D.P.R.
89/2010), i significati, i metodi e le categorie
interpretative messe a disposizione delle scienze
economiche, giuridiche e sociologiche necessari per
comprendere i caratteri dell’economia come scienza delle
scelte responsabili sulle risorse di cui l’uomo dispone
(fisiche, temporali, territoriali, finanziarie) e del
diritto come scienza delle regole di natura giuridica
che disciplinano la convivenza sociale.
Inoltre, sempre in base al Profilo in uscita, gli
studenti del LES devono individuare le categorie
antropologiche e sociali utili per la comprensione e
classificazione dei fenomeni culturali; sviluppare la
capacità di misurare, con l’ausilio di adeguati
strumenti matematici, statistici e informatici, i
fenomeni economici e sociali indispensabili alla
verifica empirica dei princìpi teorici; utilizzare le
prospettive filosofiche, storico-geografiche e
scientifiche nello studio delle interdipendenze tra i
fenomeni internazionali, nazionali, locali e personali;
saper identificare il legame esistente fra i fenomeni
culturali, economici e sociali e le istituzioni
politiche sia in relazione alla dimensione nazionale ed
europea sia a quella globale; avere acquisito in una
seconda lingua moderna strutture, modalità e competenze
comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del
Quadro Comune Europeo di Riferimento.
La nascita del liceo economico-sociale – per brevità LES
– nell’a.s. 2010/11 ha riempito un vuoto nella scuola
italiana. Mancava infatti un indirizzo liceale centrato
sulle discipline giuridiche, economiche e sociali,
presente invece nei sistemi scolastici europei e capace
di rispondere all’interesse per il mondo di oggi, per la
comprensione dei complessi fenomeni economici, sociali e
culturali che lo caratterizzano. Il riordino della
scuola superiore del 2010 ha semplificato anche i
percorsi liceali, oltre a quelli dell’istruzione tecnica
e professionale, e dopo anni di sperimentazioni e di
proposte, alla fine di un lungo dibattito, il LES ha
introdotto finalmente una nuova possibilità di scelta
per studenti e famiglie. Siamo tutti raggiunti ogni
giorno da notizie, commenti e linguaggi che richiedono
confidenza con le scienze economiche e sociali, oltre a
una solida cultura generalista, umanistica e
scientifica, propria dei licei. Senza queste conoscenze
è minacciato in generale il diritto dei giovani alla
cittadinanza, la possibilità per loro di diventare
cittadini consapevoli e protagonisti attivi nel loro
tempo. La partecipazione democratica nelle società
globalizzate, dove le trasformazioni sono incessanti e
avvengono a velocità accelerata, richiede nuovi
strumenti culturali nelle persone, conoscenza e
padronanza di dinamiche complesse, difficili da
comprendere anche per gli osservatori più esperti. A
questa esigenza, a questa sfida ha risposto il liceo
economico-sociale, il “liceo della contemporaneità”,
nato per l’esigenza di un nuovo profilo di studi che
portasse il mondo nelle aule di scuola e dotasse i suoi
allievi dei linguaggi necessari per cominciare a
“leggerlo”.
Corpo Docente e discipline
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